In questi giorni sono stati pubblicate le cattedre relative alle immissioni in ruolo per il prossimo anno scolastico 2018 – 2019; si tratta di quasi 60mila posti, di cui oltre la metà al Nord.
I posti, come sempre autorizzati da un Decreto Ministeriale, sono sempre stati accompagnati da istruzioni precise a cui si devono attenere gli uffici periferici regionali e provinciali.

Siamo in attesa delle prime sentenze di merito per i diplomati magistrali interessati, iscritti nelle GAE con riserva o immessi in ruolo sempre con riserva, oltre 50 000 persone che da oltre 4 anni attendono di conoscere il loro destino.

Una ressa di docenti che si accalcano per avere un posto: laureati, diplomati, studenti che desidererebbero avere un lavoro alla fine del loro percorso,non un poco dignitoso tutti contro tutti. Qualunque scelta del governo avrebbe scontentato qualcuno, questa  darà inizio a un nuovo mercimonio di false speranze e ricorsi a bizzeffe.

La nota MIUR AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0029748.27-06-2018 che accompagna l' Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo concernente il passaggio da ambito territoriale a scuola per l'a.s. 2018/2019 è firmata dal direttore generale Maria Maddalena Novelli.

Governo che viene, disagio che si mantiene...

Per poter conoscere i risultati dei trasferimenti e dei passaggi di ruolo e di cattedra potete tenere d'occhio il sito dell'Ufficio Scolastico territoriale della vostra provincia e la vostra mail istituzionale. Era andato quasi tutto liscio per i precedenti trasferimenti ma, a ridosso dei risultati per la scuola media (secondaria di primo grado), previsti per il 27 giugno prossimo, il MIUR comunica che i docenti delle superiori sapranno i risultati della mobilità il 13 luglio 2018 e gli educatori il 16 luglio 2018.

E' di oggi la buona notizia che una parte fondamentale della "Buona scuola" è giunta al capolinea.

Felici di questa marcia indietro possiamo condividere la notizia che quest'anno i docenti trasferiti su ambito e anche coloro che entreranno in ruolo quest'anno non dovranno passare l'estate a compilare carte inutili e ad ammiccare ai dirigenti scolastici.

I contratti triennali di chi è stato assunto nel 2016 con la “Buona scuola” dovrebbero essere rinnovati dai dirigenti scolastici nell' A.S. 2019/2020, c'è tempo per il nuovo governo, se davvero volesse mantenere le promesse, per abolire la “chiamata diretta” prevista dalla renziana legge 107. Il tempo, però, è poco per i docenti trasferiti su ambito con la mobilità che si concluderà il mese prossimo per tutti gli ordini di scuola. Questi docenti già quest'estate saranno alle prese con la chiamata diretta.